Teatro

'Battlefield', il passato per riflettere sul futuro

'Battlefield', il passato per riflettere sul futuro

Peter Brook si immerge ancora una volta nella stratificazione del Mahabharata, interrogando uno dei testi fondamentali della religione induista come un oracolo.

A distanza di trent’anni dalla sua opera memorabile e monumentale,  Mahabharata,  il 29 e 30 maggio, al Teatro Storchi di Modena il maestro della scena internazionale Peter Brook torna sul palcoscenico con Battlefield,  uno dei testi fondamentali della religione induista e prova a far rivivere una storia di violenza e rimorso che interroga il nostro tempo e riflette i conflitti che straziano il nostro mondo.

Brook fa rivivere sul palcoscenico fascinazioni che, pur appartenendo al passato, riflettono allo stesso tempo i durissimi e innumerevoli conflitti che straziano il nostro mondo. Non un semplice racconto, ma una guerra di sterminio epica che si consuma tra fazioni della stessa famiglia dei Bharata. Una storia universale che ci insegna ancora, inaspettatamente, ad aprire gli occhi di fronte alle realtà che la vita ci presenta. 

Da una parte sono schierati cinque fratelli, i Pandava, dall’altra i loro cugini, i Kaurava, i cento figli del re cieco Dhritarashtra. Il conflitto diventa ben presto una vera e propria devastazione, milioni di cadaveri ricoprono il campo di battaglia. Infine prevalgono i Pandava, il più anziano dei quali, Yudishtira, deve salire al trono con il peso di una vittoria macchiata dal sapore amaro della distruzione. Il vecchio re, che ha appena perso tutti i suoi figli, e il nuovo re, suo nipote, condividono lo stesso dolore, lo stesso bruciante rimorso, eppure devono affrontare la realtà e assumersene la responsabilità.

Lo spettacolo è in inglese con sopratitoli in italiano.

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